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Gato mette in tavola la «sua» Cuba

Articolo tratto da L’Arena – Giovedì 26 Novembre 2015
IL PERSONAGGIO. Serata speciale allo Scapin Caffè Cucina e Bottega in compagnia dell’ex giocatore gialloblu. Protagonista in cucina a gennaio presenterà il libro che racconta la sua vita in campo e anche fuori.
Si destreggia in cucina in attesa di tornare sotto rete. Ad insegnare lo sport che è diventato la sua vita ed a seguire i più giovani nel loro percorso con la pallavolo. Ramon Gato è stato il protagonista della serata organizzata da Scapin Caffè Cucina e Bottega, il locale di via Diaz che durante la settimana propone serate Degusto con cibi e vini di grande qualità e con interpreti sempre diversi: nell’ultimo appuntamento c’era l’ex campione della Blu Volley ai fornelli, a guidare la sua famiglia in cucina ed a spiegare agli ospiti la particolarità dei cibi cubani. «Ho sempre amato la cucina, e soprattutto il mangiar bene e sano che per uno sportivo è ancora più fondamentale» ha commentato Ramon Gato, per tanti anni protagonista assoluto con la maglia gialloblù e idolo dei tifosi veronesi, «ho avuto l’idea di proporre questa serata cubana per far conoscere anche i nostri prodotti. Ovviamente amo anche la cucina locale, Verona è diventata la mia casa e mi piace tutto di questa città».
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Dove ormai si è trasferito da tempo, e dove l’anno scorso ha allenato le selezioni giovanili della Pallavolo Antares. Ora si è fermato in attesa di dare il via ad un nuovo progetto. «Sto pensando a far partire un corso di specializzazione, una scuola di volley seguita direttamente da me, siamo in fase di costruzione dell’idea ma credo che tra poco inizieremo a vedere qualcosa di concreto». Intanto tra un piatto e l’altro portato in tavola dall’ex schiacciatore cubano, c’è l’occasione per parlare di Calzedonia e dell’avvio di stagione della squadra allenata da Andrea Giani. «L’inizio è sempre difficile» attacca Gato, «soprattutto quando ci sono diversi elementi nuovi, ma penso che la rosa sia molto valida. Contro Modena e Macerata sono arrivate due sconfitte ma penso che la strada sia quella giusta, bisogna continuare a lavorare duramente e respirare un po’ di ottimismo, credo che i risultati arriveranno e saranno notevoli».
In futuro chissà se la sua strada potrà incrociarsi di nuovo con quella della società gialloblù. «L’idea è allettante e le porte da parte mia sono sempre aperte, mi piacerebbe continuare a lavorare soprattutto con i giovani. Ma non da dirigente, io amo il campo, è lì che voglio stare, vicino ai ragazzi aiutandoli a sviluppare le loro capacità». Il 42enne che ha giocato a Verona per ben sei stagioni ha pronta un’altra sorpresa, che svela in una delle pause della cena cubana preparata a Scapin Caffè Cucina e Bottega nella serata Degusto.
«Ho scritto un libro che parla di me e della mia storia, ma non solo quella del giocatore: racconta di me come persona, e di un percorso lungo che mi ha portato ad essere quello che sono. Quando uscirà? Credo a gennaio. ma non aggiungo altro.»
 

Gato mette in tavola la «sua» Cuba

Scapin dal 1935 Verona